Maggio 27, 2021

Alzheimer: cause scatenanti

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Il morbo di Alzheimer è una patologia che instaura immediatamente un forte senso di paura e smarrimento, non solo per il grado di invalidità che causa nella persona affetta da Alzheimer, ma anche per la difficile gestione da parte di chi se ne prende cura.


Conoscere le cause dell’Alzheimer può aiutare a capire come gestire la malattia e a riconoscere i primi segnali di questa patologia per molti versi invalidante.


Cos’è il morbo di Alzheimer

alzheimer cause

Il supporto costante è alla base delle cure riservate alle persone con Alzheimer.

Prima di addentrarci alla scoperta delle cause dell’Alzheimer è bene definire i contorni, per molti versi ancora offuscati, della malattia stessa.


Il morbo di Alzheimer, o semplicemente Alzheimer, è una sindrome neurodegenerativa, ossia una malattia che intacca progressivamente le capacità cognitive.


Chi è affetto da Alzheimer va incontro a una crescente difficoltà mnemonica, fatica a ricordare nomi, eventi e attività quotidiane; può manifestare repentini cambiamenti della personalità, pensieri ossessivi, senso di confusione e disorientamento, fino a diventare passivo di fronte agli eventi della vita.


La caratteristica peculiare di questa malattia è proprio il peggioramento graduale. Mano a mano che la sindrome avanza, per via dell’età o di altri fattori scatenanti, lo status mentale è destinato a degenerare sempre di più.


Per questa ragione una patologia di questo genere richiede non solo un controllo medico continuo, ma anche una comunicazione attiva con il caregiver che si prende cura della persona affetta da Alzheimer.


CareVox è una soluzione per tenere sempre aggiornati paziente, medico e caregiver contemporaneamente sull’evoluzione della malattia e sugli stati d’animo quotidiani della persona che soffre di Alzheimer. 


Solo con una sinergia così forte è possibile garantirgli, infatti, una vita serena nonostante la perdita di indipendenza e intraprendenza, effetti purtroppo ricorrenti di questa sindrome.


Cosa provoca l’Alzheimer?

Da un punto di vista prettamente medico, chi è affetto da Alzheimer mostra delle anomalie cerebrali che si possono riscontrare solo con una risonanza magnetica.


Il tessuto di cui è composto il cervello presenta delle riduzioni di spessore, in corrispondenza di punti in cui le cellule sono morte o ridotte. Questo stato viene definito “atrofia”, ed è particolarmente presente nelle zone del cervello connesse alla memorizzazione, ossia l’amigdala e l’ippocampo.


Questo spiega perché uno dei primi sintomi dell’Alzheimer è la perdita di memoria. Si inizia dimenticando nomi e date importanti, ma si riversa anche sulla proprietà di linguaggio: iniziano a venir meno le parole, anche quelle di uso quotidiano, o si perde il filo del discorso e diventa difficile trovarlo di nuovo.


Andando più in fondo nello studio del cervello, chi è affetto da Alzheimer presenta una modificazione nel metabolismo delle proteine sia all’interno che all’esterno dei neuroni.


Non è ancora ben chiaro il loro ruolo nella definizione della malattia, ma è un fattore così ricorrente da essere segnalato come causa fisica connessa all’Alzheimer. Questi aggregati proteici potrebbero avere a che fare con la prematura morte delle cellule cerebrali, dei neuroni, portando quindi all’atrofia cerebrale.


Morbo Alzheimer: cause

cosa provoca alzheimer

L'età è il fattore principale della sindrome di Alzheimer.


Andiamo quindi ai fattori scatenanti dell’Alzheimer, ossia alle cause vere e proprie che influiscono sulla progressiva degenerazione dei tessuti cerebrali.


Benché le cause non siano ancora del tutto note e chiare, gli scienziati hanno identificato dei pattern frequenti comuni a quasi tutte le persone affette da Alzheimer. Tra questi fattori rientrano:


  • età: il morbo si manifesta soprattutto nelle persone che hanno superato i 65 anni, mentre l’Alzheimer precoce, che va dai 30 ai 64 anni, si manifesta in percentuale minore, seppur presente; 
  • genetica: questo dato è ricavato proprio dall’analisi dell’Alzheimer giovanile. Si è visto infatti che i giovani affetti da Alzheimer precoce hanno una storia familiare associata a questa sindrome. La presenza di un particolare gene, il APOE-e4, aumenta la probabilità di sviluppare la sindrome in età adulta;
  • stile di vita: alcuni comportamenti adottati durante l’arco della propria vita possono influire sulla morte prematura delle cellule cerebrali. Le persone con malattie cardiovascolari o metaboliche, come diabete o ipertensione, sembrano più predisposte a manifestare i sintomi tipici dell’Alzheimer in età avanzata.

Alzheimer precoce: cause

Come prima anticipato brevemente, esiste una piccola percentuale di persone che possono sviluppare l’Alzheimer ben prima dei 65 anni. Si parla, in questo caso, di Alzheimer precoce e, anche per questa variante di sindrome, le cause scatenanti sono ancora oggetto di studi approfonditi.


Un fattore comune ai soggetti che presentano l’Alzheimer giovanile è la presenza di una alterazione nel metabolismo di una proteina neuronale. Per motivi non certi, il metabolismo di questa proteina inizia a produrre una sostanza tossica per le cellule cerebrali, chiamata beta amiloide, la quale intacca le cellule cerebrali portandole alla morte progressiva.


Cure Alzheimer

Il morbo di Alzheimer è una malattia progressiva che, purtroppo, non conosce battute d’arresto o metodi per fermarla definitivamente.


Il supporto del proprio medico è importante per monitorare l’andamento della malattia e scegliere le cure più appropriate per permettere alla persona affetta di condurre una vita equilibrata, nei limiti del possibile. 


Con CareVox è più facile comunicare tra pazienti, medici e caregiver. Una sola piattaforma permette il costante aggiornamento da parte di tutto il team a supporto della persona con sindrome di Alzheimer.

 


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