Secondo un recente studio condotto nel 2020, in Italia il problema dell’obesità è ugualmente distribuito tra gli adulti e tra i bambini. La proporzione è infatti la stessa: un bambino su dieci, così come un adulto su dieci, è affetto da obesità e da un eccesso ponderale.
Questo dato fa molto riflettere sul ruolo dell’obesità e sulle cause che portano a diventare obesi, in particolare riguardo all’educazione alimentare. Quasi sempre, infatti, l’obesità è strettamente correlata al modo in cui si mangia e al tipo di cibi che vengono consumati ogni giorno.
In altri e rari casi, l’obesità può essere sintomo di malattie nascoste e patologie che vanno indagate e curate per ottenere una sensibile diminuzione del peso. In ogni caso, l’obesità resta una patologia di per sé pericolosa per la salute del corpo, ed è necessario correre ai ripari con terapie dietetiche adeguate.

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Sovrappeso e obesità: in cosa sono diverse?
Essere in sovrappeso ed essere affetti da obesità sono due condizioni fisiche diverse.
A cambiare non è, infatti, solo il peso segnato in bilancia, ma anche il modo in cui il corpo umano reagisce all’eccesso ponderale, ossia dall’accumulo di grasso corporeo in eccesso che si localizza soprattutto su addome, fianchi e glutei.
Per capire se si rientra in una condizione di sovrappeso o di obesità, si esegue un calcolo dell’indice di massa corporea, o Body Mass Index (BMI).
Il BMI si ottiene attraverso la formula matematica peso corporeo diviso altezza al quadrato.
Ad esempio, per una donna alta 1,65 m con peso di 68 kg, il BMI sarà :
68 : (1,65 x 1,65), che dà come risultato 24,98.
Andiamo a consultare la tabella dei valori BMI, che indica quali sono i range di normopeso, sovrappeso e obesità per gli uomini e per le donne:
- normopeso: uomini 19,5-24,5 - donne 18,5-23;
- sovrappeso: uomini 24,6-30 - donne 23,1-28,9;
- obesità di classe 1: 30-34,99 sia per uomini sia per donne;
- obesità di classe 2: valore di BMI tra 35-39,99 per entrambi i sessi;
- obesità di classe 3: valori superiori a 40 per uomini e donne.
Cause obesità: alimentazione e patologie

Un'alimentazione ricca di grassi e zuccheri porta rapidamente all'aumento di peso.
Perché si ingrassa? La risposta, o almeno la prima delle risposte possibili, è semplice: si assumono più calorie di quante se ne riescano a smaltire.
L’alimentazione è alla base del mantenimento del giusto peso, poiché consumare alimenti troppo calorici, ricchi di zuccheri o di grassi, favorisce l’accumulo adiposo sui fianchi e sull’addome poiché il metabolismo non è in grado di gestire una quantità eccessiva di alimenti in entrata.
In altre parole, mangiamo più di quanto ci muoviamo. La dieta quotidiana dovrebbe essere calcolata sulla base della quantità di energia che viene utilizzata dal nostro corpo per rimanere attivo, un valore facile da ottenere attraverso un esame che prende il nome di impedenziometria eseguito da un professionista della salute.
Lo stile di vita condotto va inoltre preso in considerazione: quante volte si svolge un’attività fisica durante la settimana? Il lavoro è sedentario o richiede un continuo movimento?
Queste risposte sono fondamentali per stabilire il fabbisogno energetico giornaliero, dal momento che chi non si presta a un’attività fisica regolare consuma anche meno energie e potrebbe ingrassare più facilmente.
Dalla condizione di sovrappeso in poi, è necessario rivedere la propria alimentazione. Il nutrizionista, il dietista o il dietologo possono venire in soccorso con delle terapie alimentari, vere e proprie diete ipocaloriche, formulate sulla base dei gusti e delle necessità del paziente e controllare periodicamente per constatarne gli effetti.
Il percorso di dimagrimento richiede in genere diversi mesi per arrivare a compimento. In questo periodo, una piattaforma come CareVox può aiutare a motivare la persona a dieta e a migliorare la comunicazione tra dietista o nutrizionista e paziente, attraverso lo scambio di risultati e informazioni.
Obesità cause patologiche
In alcuni casi un eccesso di peso può essere sintomo di alcune malattie che, generalmente, presentano altre manifestazioni oltre l’aumento del peso corporeo.
Una di queste è la sindrome di Cushing, caratterizzata da una iperproduzione di cortisolo dalla ghiandola ipofisaria. È una malattia cronica che si differenzia con alcuni tratti peculiari, come il viso rotondo (detto “faccia lunare”) e depositi di grasso tra le spalle, in particolare sul rachide cervicale, formando una piccola gobbetta.
Altre patologie legate all’obesità sono molto più rare; al contrario, è invece frequente il caso in cui delle terapie farmacologiche o delle patologie a carico di altri organi aumentino il senso di fame, e quindi portino a mangiare di più.
È il caso, ad esempio, dell’ipertiroidismo, ossia di una maggiore produzione di ormoni della tiroide. Uno degli effetti è proprio l’aumento dell’appetito e, di conseguenza, delle calorie assunte con il cibo, mangiando di più.
Nella cura dell’obesità, sia per cause alimentari che patologiche, il contatto tra medico e persona affetta da stato di obesità è non solo importante, ma fondamentale. Con CareVox puoi monitorare le tue abitudini, semplificare la comunicazione e raggiungere i risultati prefissati con il tuo medico.