Dal diabete non si guarisce ma è possibile conviverci e raggiungere una buona qualità di vita. Conoscere come curarlo e imparare a gestirlo è di fondamentale importanza per il proprio benessere.
Il diabete è una malattia che non regredisce ma deve essere curata con attenzione e costanza per evitare che porti conseguenze gravi per l’organismo. Imparare fin da subito come tenere a bada e curare il diabete assicura, a chi ne è affetto, una migliore qualità di vita e mitiga i rischi per la salute.
La terapia per il diabete prevede non solo l’uso di farmaci quali insulina e ipoglicemizzanti ma, ha alla base, anche il conseguimento di uno stile di vita sano che includa l’alimentazione, l’attività fisica e l’astensione da vizi nocivi, come il fumo.
Tutti questi accorgimenti non permettono di guarire dal diabete, ma hanno l’obiettivo di mantenere i valori del glucosio, dei lipidi e della pressione arteriosa il più possibile normali, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.

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Mentre le persone con diabete di tipo 1 hanno stretta necessità di coadiuvare l’alimentazione e l'attività fisica con una regolare terapia insulinica, per coloro che soffrono di diabete di tipo 2 (che in genere hanno anche problemi legati all’obesità o al sovrappeso) è ancora più importante lavorare sulla correzione del proprio stile di vita, che porti innanzitutto a perdere peso e, di conseguenza, a tenere sotto controllo la glicemia e la pressione arteriosa.
La terapia del diabete
Appurato che non si guarisce dal diabete, bisogna capire e mai dimenticare che è fondamentale nella cura della malattia la modifica del proprio stile di vita.
I tre cardini principali nella gestione del diabete mellito tipo 2 sono:
- l’alimentazione (definita negli USA Medical Nutrition Theraphy)
- l'esercizio fisico
- la terapia farmacologica.
Affinché questi tre punti diano effettivi risultati è fondamentale:
- l’autocontrollo domiciliare della glicemia
- l’educazione terapeutica.
Terapia del diabete di tipo 1
Sappiamo che la causa del diabete di tipo 1 è una ridotta produzione di insulina, fino al suo azzeramento, da parte del pancreas. Questo fa sì che gli zuccheri presenti nell’organismo siano fuori controllo.
La terapia diabetica ha lo scopo quindi di sopperire a questa mancanza e riportare nella norma i livelli di glucosio nel sangue.
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune dalla quale non è possibile guarire tuttavia, può essere controllata in modo soddisfacente prevenendo e minimizzando una serie di complicanze ben più gravi.
La cura del diabete di tipo 1 deve, quindi, passare prima di tutto attraverso la somministrazione di insulina, con controllo costante della glicemia, una dieta sana ed equilibrata e regolare esercizio fisico.
Terapia del diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 compare nel momento in cui, pur di fronte a una produzione insulinica regolare, questa non viene assimilata correttamente dall’organismo oppure si crei una insulino-resistenza. Una condizione di questo tipo porta, nel tempo, a una riduzione del lavoro del pancreas.
In questo caso è possibile controllare la glicemia anche solo grazie a una dieta equilibrata e all’esercizio fisico giornaliero.
La terapia farmacologica a base di ipoglicemizzanti orali diventa una cura complementare necessaria nel momento in cui, nonostante gli accorgimenti di cui sopra, i risultati ottenuti non siano sufficienti.
Anche il diabete di tipo 2 va tenuto sotto controllo, almeno settimanalmente, meglio se giornalmente in orari diversi del giorno, per evitare picchi glicemici.
Il nostro infermiere virtuale CareVox è un aiuto concreto per le persone affette da diabete e per i loro caregiver, offrendo un servizio di monitoraggio costante della malattia e permettendo di gestire il piano terapeutico con estrema facilità.
Terapia del diabete gestazionale
Anche nel caso di diabete gestazionale, che solitamente è di carattere transitorio, è di primaria importanza la cura dell’alimentazione e l’attività sportiva e, qualora ce ne fosse bisogno, di una terapia insulinica.
Tenendo sotto controllo il diabete insorto in gravidanza con la giusta terapia, questo è destinato a scomparire spontaneamente dopo il parto senza ripercussioni sul bambino.
Diversamente, il diabete gestazionale può trasformarsi in permanente e portare diverse complicanze sia alla madre che al nascituro.
Cura del diabete: i farmaci
I farmaci utilizzati nella cura del diabete hanno lo scopo di ridurre i livelli di glucosio (glicemia) nel sangue. Questi sono l’insulina e gli ipoglicemizzanti orali.

Iniezione di insulina nell'addome
Insulina
L’uso di insulina sintetica nella cura del diabete, soprattutto di tipo 1, è fondamentale per la sopravvivenza del paziente e bisogna assumerla per tutto il corso della vita.
Nella cura del diabete di tipo 2, invece, l’assunzione di insulina si rende necessaria solo quando la terapia dietetica, l’esercizio fisico e l’uso di ipoglicemizzanti orali non sono sufficienti a tenere a bada la patologia.
Oggi esistono differenti tipi di insulina in grado di coprire il diverso fabbisogno giornaliero dell’individuo e di permettere una terapia più precisa e soddisfacente.
In particolare, il diabetico può fare uso di:
- insulina a rilascio rapido
- insulina a rilascio lento
Grazie a questa ampia disponibilità, si può avere maggiore libertà assumendo l’insulina a rilascio rapido prima dei pasti (in genere 3 volte al giorno) e l’insulina a rilascio lento prima di andare a letto, in modo da sopperire al fabbisogno notturno.
Solitamente l’insulina viene somministrata tramite iniezione nel tessuto sottocutaneo dell'addome. Questa zona, infatti, garantisce una maggiore uniformità di assorbimento del medicinale.
Altre sedi di iniezione sono le cosce e i glutei, per comodità, in caso di auto-somministrazione, può essere usata la parte alta del braccio.
Per evitare l'insorgenza di zone lipodistrofiche (perdita di tessuto adiposo) che assorbono meno l'insulina, bisogna cambiare di volta in volta il sito di iniezione: per facilità si può usare la regola del "stessa ora, stesso posto": ad esempio insulina del mattino in addome, insulina della sera sulla coscia.
Non esiste una dose necessaria precisa di insulina per ogni paziente, ma questa va adeguata alla sensibilità individuale, alla glicemia, alla qualità di cibo che si assume e al tipo di vita che si conduce.
Va da sé che, migliore è la dieta e più attivo lo stile di vita, minore è la necessità di assumere insulina.
Ipoglicemizzanti
Gli ipoglicemizzanti orali hanno lo scopo di stimolare l’attività delle poche cellule beta ancora funzionanti e facilitare l’assimilazione del glucosio da parte delle stesse.
Questo tipo di medicinale è utile nella cura del diabete di tipo 2 laddove ci sia insulino-resistenza o ancora un’azione produttiva del pancreas, seppur ridotta.
Diventano invece del tutto inefficaci nella cura del diabete di tipo 1 (data la completa mancanza di cellule beta) e se esiste un’azione distruttiva del sistema immunitario.
È da tener presente che nel lungo termine gli ipoglicemizzanti tendono a perdere la loro efficacia, rendendo necessario un aumento dei dosaggi o il passaggio all’insulina. Per questo motivo, alla base della cura del diabete di tipo 2, è di primaria importanza uno stile di vita sano per allontanare il più possibile l’esigenza di assumere questo tipo di farmaco.

Le nuove terapie
Da circa una quindicina di anni sono entrati in gioco nella cura del diabete due nuovi trattamenti, potenzialmente capaci di risolvere la malattia e quindi far guarire dal diabete. Parliamo del trapianto di pancreas e del trapianto delle isole di Langerhans.
Queste due tecniche innovative, seppur promettano risultati eccellenti (permettendo di sconfiggere il diabete definitivamente) sono tuttora poco utilizzate in quanto presentano effetti collaterali troppo pesanti, legati al trattamento intensivo di cure antirigetto a cui il paziente deve sottoporsi dopo il trapianto.
Per questo, oggi si limita questo tipo di intervento solo a quei pazienti che già necessitano di un trapianto di rene, a causa di nefropatia diabetica, oppure a coloro i quali hanno già subito un altro tipo di trapianto e, di conseguenza, stanno già seguendo una cura antirigetto.
Ancora un altro tentativo di risolvere definitivamente il diabete di tipo 1 è dato dalla terapia genica, che consiste nel trasferimento nelle cellule del paziente di porzioni di DNA o RNA, allo scopo di riprogrammare altre cellule del corpo a produrre insulina.
Infine, è attualmente in fase di sperimentazione l’insulina orale, una particolare insulina in grado di essere assorbita dall'organismo attraverso il sistema gastrointestinale grazie a un inibitore proteasico in grado di impedire il processo di digestione della sostanza.
La ricerca scientifica non si ferma e studia continuamente nuove tecniche per curare e per sconfiggere il diabete.
Tuttavia, come abbiamo visto in questo articolo, al momento qualsiasi terapia risulta efficace solo ed esclusivamente se supportata dal paziente stesso.
È questo lo scopo di HumanaVox: supportare e accompagnare chi soffre di malattie croniche e i loro cari affinché la loro vita sia più semplice possibile.