Luglio 8, 2021

Demenza senile: come comportarsi

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Benché la sindrome di Alzheimer resti quella più nota e diffusa, esistono diverse forme di demenza senile che influiscono gravemente sulla vita della persona che ne è affetta e di chi le sta intorno.


La demenza senile è infatti una condizione che coinvolge notevolmente tutto l’ambiente familiare, per via del progressivo peggioramento delle condizioni fisiche e psicologiche, un processo purtroppo irreversibile.


È importante quindi capire non solo come affrontare la malattia da un punto di vista medico, ma anche come gestire l’anziano con demenza senile nella sua vita quotidiana. 


L’assistenza è fornita soprattutto dai caregiver (familiari o informali) cui è affidata la sfida più grande, poiché dovranno occuparsi della persona affetta da Alzheimer giorno dopo giorno, sacrificando, a volte, parte della loro libertà personale.


Conoscere e capire cosa aspettarsi dalla demenza senile è un grande aiuto per affrontare al meglio ogni aspetto che ne deriva. 


Demenza senile: sintomi iniziali

demenza senile cosa fare

Già dai primi sintomi, la demenza senile provoca un calo importante della capacità cognitiva.

Con demenza senile si indica una serie di disturbi a livello prima cognitivo e poi fisico, che colpiscono soprattutto la fascia di età superiore ai 65 anni. Non è una vera e propria patologia, bensì un insieme di sintomi caratterizzati da un progressivo e irreversibile peggioramento nel tempo. 


Il morbo di Alzheimer è una delle patologie che rientrano tra i casi di demenza senile, e i sintomi della demenza senile sono molto simili a quelli della malattia di Alzheimer: 


  • perdita di memoria, soprattutto delle informazioni apprese di recente e di date e avvenimenti importanti e ricorrenti;
  • difficoltà nel calcolo o nel seguire un programma di istruzioni che comprende più passaggi;
  • rallentamento nella gestione degli impegni quotidiani a casa, in famiglia o al lavoro, con conseguente difficoltà nel portare a termine compiti anche basilari;
  • senso di confusione, soprattutto per quanto riguarda la percezione dello spazio e del tempo, nell’orientamento generale;
  • problemi visivi sull’interpretazione corretta delle immagini, dei colori e della distanza spaziale degli oggetti;
  • problemi di scrittura, di enunciazione corretta delle parole, difficoltà nel richiamare le parole durante una conversazione, rimanendo tipicamente nel bel mezzo del discorso perdendo completamente il filo;
  • perdita di oggetti e incapacità di tornare a ritroso nelle proprie azioni per ripensare al percorso che ha condotto la persona in un determinato punto;
  • capacità di giudizio ridotta, minore o spropositato avvertimento del pericolo per se stessi e per gli altri, attenzione minore alla cura personale, anche come igiene.

Questi sintomi possono comparire solo in parte o aggiungersi gradualmente negli anni; alcuni possono rimanere stabili, altri peggiorare notevolmente anche in poco tempo.


Gli anziani con demenza, tuttavia, non sono comunque in grado di continuare a condurre la propria vita in maniera autosufficiente.


Per questa ragione, spetta a chi ricopre il ruolo di caregiver il compito di valutare la condizione di salute della persona con demenza e di dialogare con il medico che segue il progredire della malattia, per creare un ambiente sereno e uno stile di vita quanto più rassicurante possibile. 


CareVox è la piattaforma più indicata per rimanere sempre in contatto con il medico di riferimento e seguire attentamente l’evoluzione della demenza senile.


Come comportarsi con un malato di Alzheimer

cause demenza senile

Il conforto e il sostegno dei familiari si rivelano fondamentali per la vita della persona affetta da demenza senile.


La demenza senile e il morbo di Alzheimer sono due malattie che suscitano subito molta paura, sia per la persona che ne è affetta, sia per chi si dovrà occupare di come assistere un malato di Alzheimer che fino a quel momento è sempre stato autosufficiente.


Che non sia una malattia facile da gestire è scontato. La persona che ne è affetta potrebbe diventare pericolosa anche per la sua stessa vita, per via delle dimenticanze, della perdita di orientamento, ma anche per la depressione che la demenza senile genera e per l’aggressività che potrebbe scatenarsi in un momento più avanzato della malattia.


Quando si compie una scelta circa l'assistenza per i malati di Alzheimer, si devono ben valutare le competenze del caregiver per assicurarsi che sia in grado di condurre la persona con discrezione e fermezza, pazienza e dedizione.


La stessa valutazione riguarda chi è affetto da demenza senile. Le terapie vanno studiate e calibrate continuamente con il supporto del medico, ma il caregiver, che conviverà ogni giorno con la malattia, resta la figura fondamentale di riferimento sia per l’anziano che per chi si approccia all’anziano stesso.


Demenza senile: cure

Lo scopo delle cure per la demenza senile non è quello di fermare la malattia o di auspicare un suo miglioramento, quanto quello di rallentare il decadimento delle funzioni cerebrali quanto più possibile e di garantire alla persona affetta da Alzheimer o demenza uno stile di vita dignitoso e sano.


Le terapie mediche sono solitamente volte a contenere alcuni comportamenti caratteriali che le persone affette da demenza senile assumono negli stati più avanzati.


È possibile che il medico prescriva farmaci per calmare i malati di Alzheimer, fino a sedativi per il trattamento degli episodi di aggressività e di depressione.


È di recente formulazione, inoltre, una terapia che sembra essere in grado di curare il morbo di Alzheimer con un principio attivo specifico (l'aducanumab). Si tratta di una iniezione mensile che pare blocchi il decadimento cerebrale e cognitivo, rallentando di fatto la progressione dell'Alzheimer se preso allo stadio iniziale. 


Al momento il farmaco è in via di sperimentazione negli Stati Uniti ma la speranza è che, se si rivelasse davvero efficace, sia presto approvato e distribuito in tutto il mondo. In Italia restano cure dei sintomi, ma ancora nessuna cura sulla causa.


Tutti i farmaci sono comunque somministrati sotto lo stretto controllo medico, con una prescrizione specialistica. Il controllo degli effetti e dei dosaggi è costante, e pertanto la comunicazione tra caregiver e medico deve essere continua.


Per questo scopo, CareVox si rivela una soluzione ottimale: in una piattaforma condivisa è possibile segnare dosaggi, sintomi, stati d’animo e fisici della persona affetta da demenza, in modo che il medico sia sempre informato e che il caregiver possa facilmente tener traccia e avere uno storico di tutti i cambiamenti.


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