Ottobre 7, 2021

Il diabete mellito: cos’è, quali sono le sue cause, prevenzione, cura e complicanze

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Il diabete, nome completo diabete mellito, è la più diffusa malattia metabolica al mondo, con 400 milioni di casi diagnosticati (1 adulto su 11). 


Secondo i dati dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), in Italia ci sono circa 5 milioni di persone affette da diabete, a cui si aggiunge un ulteriore milione e mezzo di individui tra i 35 e i 69 anni che convivono con il diabete pur non essendone a conoscenza.

 

Questi numeri sono destinati a crescere inesorabilmente di anno in anno, basti osservare come negli ultimi 40 anni le persone affette da patologia diabetica siano aumentati in modo esponenziale, arrivando addirittura a quadruplicarsi.


È un dato preoccupante, considerando che il diabete è una malattia cronica, ovvero una condizione destinata a non scomparire più e ad accompagnare l’individuo per il resto della propria vita. 


Tuttavia, come vedremo, si tratta di una patologia che può essere tenuta sotto controllo e con cui è possibile convivere a lungo in serenità.


Che cos'è il diabete?

definizione del diabete

Definizione del diabete

Il diabete mellito è una malattia cronica causata da un malfunzionamento dell’attività insulinica nell’organismo e da un conseguente sovraccarico di glucosio (comunemente definito “zucchero”) nel sangue. 


L' insulina, un ormone prodotto dalle cellule beta delle isole di Langerhans del pancreas, agisce come una chiave per consentire al glucosio contenuto nel cibo che mangiamo di passare dal flusso sanguigno alle cellule del corpo sotto forma di energia


Quando il pancreas non è in grado di produrre insulina o di utilizzarla in modo efficace si arriva a una situazione di aumento esponenziale dei livelli di glucosio nel sangue (noto come iperglicemia). 


A lungo termine, incontrollati e alti livelli di glucosio nel sangue provocano danni all’organismo e insufficienza di vari organi e tessuti.


In altre parole, si contrae il diabete quando:


  • il pancreas non produce insulina o non ne produce abbastanza (diabete di tipo 1)
  • il pancreas produce insulina ma le cellule del corpo non rispondono a essa e non riescono a usarla come farebbero normalmente (diabete di tipo 2).

Tipi di diabete 

Esistono tre tipi principali di diabete (per maggiori informazioni vai a questo approfondimento): 


Diabete di tipo 1

Si tratta di una malattia autoimmune, in cui le cellule che producono insulina vengono distrutte dall’organismo stesso.


Di conseguenza, le persone con diabete di tipo 1 hanno necessariamente bisogno di iniezioni giornaliere di insulina per tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue. 


Il diabete di tipo 1 è prevalentemente di carattere ereditario e può colpire persone di qualsiasi età, anche se di solito si sviluppa nei bambini e nei giovani adulti, motivo per cui viene definito anche diabete infantile.


È possibile trovare un approfondimento sul diabete nei bambini in questo articolo.

tipi di diabete

Tipi di diabete


Diabete di tipo 2

È il più comune negli adulti, rappresenta circa il 90% di tutti i casi di diabete e si verifica quando il corpo non riesce a utilizzare in modo corretto l’insulina che produce (la cosiddetta insulino-resistenza).


Questo fenomeno nel tempo può portare a esaurire gradualmente la funzionalità del pancreas, con il risultato che il corpo produce sempre meno insulina, causando livelli di zuccheri nel sangue sempre più elevati.


Il diabete di tipo 2 viene diagnosticato più comunemente negli adulti e nelle persone anziane, tuttavia è sempre più un fenomeno in crescita negli adolescenti e nei giovani adulti a causa dell'aumento dei livelli di obesità, di inattività fisica e di cattiva alimentazione.


Diabete gestazionale (GDM)

Si tratta di una forma transitoria di diabete che consiste nell’innalzamento dei livelli di glicemia durante la gestazione e che di solito scompare subito dopo il parto.

 

Tuttavia, le donne che contraggono il diabete in gravidanza sono sottoposte a un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2 più avanti nella vita, oltre a mettere a rischio la salute del feto. 


diabete gestazionale

Diabete gestazionale

A questi si aggiungono altri tipi di diabete meno comuni che includono:


  • diabete secondario, una forma di diabete che può insorgere a causa di altre malattie o causato da interventi chirurgici sul pancreas o dall’utilizzo protratto di farmaci/sostanze chimiche che influiscono sul funzionamento del pancreas
  • diabete MODY(Maturity Onset Diabetes of the Young), tipico dell’età giovanile. La causa del diabete MODY è da attribuire alla mutazione di alcuni dei geni fondamentali per la corretta produzione di insulina, solitamente di carattere ereditario. 

Qui è possibile trovare gli approfondimenti riguardo tutti i tipi di diabete e le loro cause. 


Le cause del diabete

Le cause del diabete, indipendentemente dal tipo, sono sempre attribuibili a un innalzamento eccessivo dei livelli di glucosio in circolo nel sangue (iperglicemia). Tuttavia, il motivo che porta allo sviluppo del diabete varia a seconda del tipo. 


Cause del diabete di tipo 1

Come abbiamo già detto, il diabete di tipo 1 è una malattia del sistema immunitario in cui il corpo attacca e distrugge le cellule beta che producono insulina nel pancreas.


Senza insulina, il glucosio si accumula nel flusso sanguigno provocando il diabete. 


Le cause del diabete di tipo 1 non sono state ancora del tutto individuate con certezza, tuttavia, esistono fattori certi che contribuiscono alla sua comparsa:


  • fattori genetici, cioè ereditari
  • fattori autoimmuni, legati a una particolare difesa del nostro organismo contro le infezioni
  • fattori ambientali, che possono esporre l’organismo a batteri, virus, sostanze chimiche ecc, oltre che causare carenza di vitamina D.

Causa del diabete di tipo 2 e del prediabete

Le cause scatenanti del diabete mellito di tipo 2 (e quindi anche di quello che ne è l’anticamera, ovvero il prediabete) sono riconducibili soprattutto a stili di vita poco sani che compromettono il normale funzionamento del nostro organismo e che lo espongono a una regressione prematura. 


cause del diabete

Cause del diabete

In questo caso, si è sempre di fronte a un fenomeno di iperglicemia che può dipendere da un deficit di secrezione dell’insulina da parte del pancreas, oppure da un’insolita resistenza dei tessuti all’azione dell’insulina (insulino-resistenza). 


Il pancreas non può tenere il passo e produrre abbastanza insulina per superare questa resistenza, di conseguenza, i livelli di glucosio aumentano nel flusso sanguigno.


Vita sedentaria, stress, obesità ed età avanzata sono fattori che scatenano un bisogno eccessivo di zuccheri per le cellule del nostro organismo e quindi un sovraccarico di lavoro da parte del pancreas il quale, soprattutto nei casi di obesità dell’individuo, non è in grado di produrre insulina sufficiente.


Cause del diabete gestazionale

Il diabete gestazionale può essere considerato una conseguenza dei cambiamenti ormonali che avvengono durante la gravidanza. 


Questi ormoni, prodotti dalla placenta, rendono le cellule del corpo più resistenti all'insulina e, contemporaneamente, il pancreas non riesce a produrre abbastanza insulina per superare questa resistenza. 


Di conseguenza, nel flusso sanguigno rimane troppo glucosio, causa di iperglicemia. In questo articolo è possibile saperne di più sul diabete gestazionale.


Quali sono i sintomi del diabete?

Alcune persone, in particolare quelle i cui valori rientrano ancora nei limiti del prediabete o sono affette da diabete di tipo 2, potrebbero non manifestare sintomi evidenti. 

sintomi diabete

Sintomi del diabete: polidipsia


Nei casi di diabete di tipo 1, invece, questi tendono a verificarsi rapidamente e con maggiore aggressività.

Infatti, i sintomi del diabete di tipo 1 possono svilupparsi rapidamente, nell'arco di poche settimane o mesi e includono: 


  • minzione copiosa (poliuria)
  • forte senso della sete (polidipsia)
  • incremento dell’appetito (iperfagia), seppur accompagnato da perdita di peso (polifagia paradossa)
  • affaticamento, mal di testa e cefalea.

Altri sintomi minori possono essere problemi di vista, prurito, infezioni e difficile cicatrizzazione.


In particolare, nei bambini il diabete può manifestarsi in maniera piuttosto grave attraverso fenomeni di chetoacidosi diabetica.


Per conoscere nel dettaglio i sintomi del diabete di tipo 1 si rimanda a questo articolo di approfondimento.


Come accennato, in presenza di diabete di tipo 2 e di prediabete i sintomi solitamente non sono subito evidenti né violenti, per cui può capitare anche che vengano presi in scarsa considerazione o associati, erroneamente, ad altri disturbi.


Tuttavia, laddove visibili, possono essere paragonati agli stessi del diabete di tipo 1, ad eccezione della polifagia paradossa (le persone che contraggono diabete di tipo 2 hanno spesso problemi di sovrappeso o obesità). 


Qui è possibile trovare maggiori informazioni sui sintomi del diabete di tipo 2.


Anche per quanto riguarda il diabete gestazionale i sintomi possono essere confusi con quelli relativi alla gravidanza, perché molto simili. 


Per questo, il ginecologo è tenuto a monitorare lo stato di salute della donna e un possibile aumento incontrollato di peso. 


Inoltre, a seconda del grado di rischio riscontrato, le gestanti vengono solitamente sottoposte a screening di controllo attraverso un test di tolleranza al glucosio orale. 


Quali sono le complicanze del diabete?

Se il livello di glucosio nel sangue rimane alto per un lungo periodo di tempo, i tessuti e gli organi del corpo possono essere seriamente danneggiati e dare vita a complicazioni che possono essere pericolose per la vita dell’individuo.


Ecco perché il diabete va trattato con attenzione e cura da parte della persona colpita, in modo da scongiurare gli effetti più gravi (e in alcuni casi inevitabili) della malattia.


Le complicazioni del diabete includono:


  • problemi cardiovascolari tra cui malattie coronariche, dolore toracico, infarto, ictus, ipertensione, colesterolo alto, aterosclerosi
  • danni ai nervi (neuropatia)
  • danni renale (nefropatia) che può portare a insufficienza renale o alla necessità di dialisi o trapianto
  • danni agli occhi (retinopatia) che possono portare alla cecità, cataratta, glaucoma
  • danni ai piedi (piede diabetico)
  • infezioni della pelle
  • disfunzione erettile
  • perdita dell'udito
  • depressione
  • demenza.
piede diabetico

Piede diabetico

Complicazioni del diabete gestazionale

Anche il diabete da gravidanza mal gestito o sottovalutato può avere conseguenze, sia per la donna che per il bambino. 


Nella madre: preeclampsia (pressione alta, eccesso di proteine nelle urine, gonfiore di gambe/piedi), rischio di diabete gestazionale durante le gravidanze future e rischio di diabete più avanti nella vita.


Nel neonato: peso alla nascita più alto del normale, basso livello di glucosio nel sangue (ipoglicemia), rischio più elevato di sviluppare il diabete di tipo 2 nel tempo, fino a rischio per la sopravvivenza poco dopo il parto.


Come viene diagnosticato il diabete?

Il diabete viene diagnosticato e gestito controllando il livello di glucosio presente nell’organismo attraverso esami del sangue


Sono principalmente tre i test in grado di misurare il livello di glucosio nel sangue, e sono anche i primi che vengono solitamente eseguiti per diagnosticare il diabete: 


  • test della glicemia a digiuno
  • esame dell'emoglobina glicata (test HbA1c)
  • test da carico orale di glucosio (OGTT).
esami diabete

Esami del diabete

Inoltre, in presenza di diabete conclamato, è necessario mantenere un monitoraggio periodico con esami specifici al fine di stimare l’efficacia della terapia in corso e provvedere a eventuali aggiustamenti per prevenire possibili complicazioni.


Gli esami utili a monitorare il diabete nel tempo si dividono in tre categorie: 


  • controllo del compenso metabolico
  • controllo dell’assetto lipidico
  • controllo della funzionalità dei reni.

Abbiamo parlato nel dettaglio di tutti gli esami per la prevenzione e il monitoraggio del diabete in questo articolo.


Prevenzione e gestione del diabete

Il diabete colpisce tutto l’organismo per questo, dal momento della diagnosi, bisogna adottare misure per mantenere i fattori di rischio sotto controllo, tra cui:


  • mantenere i livelli di glucosio nel sangue il più vicino possibile alla normalità seguendo un programma dietetico, assumendo i farmaci prescritti e aumentando il livello di attività fisica
  • mantenere il colesterolo nel sangue (livelli di HDL e LDL) e i livelli di trigliceridi il più vicino possibile ai valori normali
  • controllare la pressione sanguigna, che non dovrebbe superare i 140/90 mmHg.

Gestire il diabete

La persona affetta da diabete ha un ruolo di primo piano nella gestione quotidiana della patologia: al di là del supporto medico necessario, è lei a doversi impegnare per fare in modo che i valori del glucosio si mantengano più vicini possibili al normale adottando una serie di cambiamenti nel proprio stile di vita e seguendo l'eventuale terapia farmacologica in modo scrupoloso.


La giornata tipo della persona affetta da diabete dovrà seguire i seguenti step:


  •  seguire un piano alimentare sano
  • fare esercizio regolarmente
  • perdere peso, se è in sovrappeso
  • assumere farmaci e insulina, se prescritti, e seguire attentamente le raccomandazioni su come e quando prenderli
  • monitorare la glicemia e i livelli di pressione sanguigna a casa
  • sottoporsi a regolari visite ed esami di controllo
  •  smettere di fumare, se fuma.

Come controllare il livello di glucosio nel sangue

controllo glucosio

Controllo del glucosio nel sangue

Controllare frequentemente il livello di glucosio nel sangue è fondamentale per guidare le decisioni su cosa mangiare, sull'attività fisica e su eventuali aggiustamenti o integrazioni di farmaci e di insulina.


L’apparecchio più comune per controllare autonomamente il livello di glucosio nel sangue è il glucometro


Questo dispositivo analizza in pochi secondi un campione di sangue prelevato dal polpastrello della persona diabetica mediante un pungidito (si tratta di una penna dotata di ago).


La goccia di sangue viene applicata su una striscia reattiva che, inserita nel dispositivo, dopo pochi secondi, mostrerà il livello di glucosio presente nell’organismo in quel preciso momento.


Questo è un tipo di test che va eseguito quotidianamente in diversi momenti della giornata (solitamente prima dei pasti) a seconda della terapia seguita e delle indicazioni del proprio medico.


Negli ultimi anni il glucometro è stato affiancato da un nuovo sistema  CGM (Continuous Glucose Monitoring) che permette il monitoraggio continuo del glucosio attraverso un sensore posizionato sottocute. 


Questo sensore è in grado di monitorare in continuo la concentrazione di glucosio presente nel liquido interstiziale, connettendosi a un trasmettitore che converte i dati forniti e li invia al microinfusore oppure a una app sul cellulare via wireless.


Si tratta del metodo di monitoraggio della glicemia preferito soprattutto tra i giovani e i giovanissimi perché riduce lo stress causato dal pensiero di continue misurazioni e iniezioni di insulina.


Valori della glicemia

Quale dovrebbe essere il livello ottimale di glucosio nel sangue?


In soggetti sani, che hanno una vita regolare e un’alimentazione corretta, generalmente nell’arco della giornata i valori della glicemia si mantengono tra i 60 e i 130 mg/dl  (milligrammi di glucosio per decilitro di sangue).


A digiuno, i valori glicemici possono variare dai 70 ai 110 mg/dl in persone che non presentano problematiche. 


Avere un livello di glucosio nel sangue inferiore al range normale (di solito inferiore a 70 mg/dL) è chiamato ipoglicemia. Questo è un segnale che il corpo emette per comunicare che ha bisogno di zucchero.


In caso contrario, invece, se la glicemia è troppo alta, la condizione è chiamata iperglicemia.

Più precisamente, ci troviamo di fronte a una condizione di iperglicemia quando il livello di glucosio nel sangue è superiore a 125 mg/dl durante lo stato di digiuno o superiore a 180 mg/dl una o due ore dopo aver mangiato.


I valori della glicemia e il suo monitoraggio sono descritti in questo articolo.


Come si cura il diabete?

È indispensabile sapere che parlare di cura del diabete può essere fuorviante per chi crede che la patologia possa essere debellata. 


In realtà, è possibile gestire il diabete e tenerlo sotto controllo per vivere una vita soddisfacente, ma bisogna tener presente che il diabete è una malattia cronica da cui non si può ancora guarire.


La responsabilità maggiore per la persona affetta da diabete consiste quindi nel gestire la patologia giorno per giorno, mettendo in atto una serie di abitudini e seguendo in modo scrupoloso la terapia farmacologica (se prescritta).


Nuovi dispositivi insulina

Microinfusore glicemia

I trattamenti del diabete

I trattamenti per il diabete dipendono dal tipo di diabete, da quanto è ben controllato il livello di glucosio nel sangue e dalle altre condizioni di salute esistenti.


Questo significa che chi è affetto da diabete di tipo 1, in cui il pancreas non produce insulina, o non ne produce abbastanza, deve assumere insulina ogni giorno.


Nei casi di diabete di tipo 2, i trattamenti possono includere farmaci (sia per il diabete che per condizioni che sono fattori di rischio per il diabete) ma soprattutto cambiamenti nello stile di vita come: perdere peso, fare scelte alimentari sane ed essere più attivi fisicamente.


Condizione diversa per le persone che si trovano allo stadio di prediabete, in cui l'obiettivo principale è impedire alla patologia di progredire. 


Molte delle strategie utilizzate per prevenire il diabete sono le stesse consigliate per il trattamento del diabete, ma si è ancora di fronte a fattori di rischio che possono regredire. 


Conclusione

Per avere un quadro completo di tutto quello che c’è da sapere sul diabete, qui di seguito sono elencati una serie di articoli specifici di approfondimento:



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