Esiste una dieta per pressione alta capace di ridurre l’ipertensione, oltre il peso?
Sappiamo, in effetti, che il sovrappeso e l’obesità sono tra le cause primarie dell’ipertensione essenziale. L’aumento di peso e l’accumulo di grasso, specialmente nella zona addominale, hanno degli effetti persistenti sulla pressione arteriosa.
Dimagrire può quindi aiutare a rendere la pressione più regolare, a patto che si segua una dieta per la pressione alta equilibrata e ponderata, mantenendo il giusto apporto di tutti i nutrienti.

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Pressione alta: cosa mangiare
Quando un medico consiglia alla persona ipertesa di perdere qualche chilo per migliorare l’ipertensione, quasi sempre si parte in autonomia dall’eliminazione totale di pane e pasta, riducendo al minimo i carboidrati.
Oltre a essere totalmente inutile per una perdita di peso a lungo termine, questa totale rinuncia al carboidrato è anche molto pericolosa. I carboidrati sono, infatti, il “motore” della nostra energia; gli zuccheri vengono trasformati dal metabolismo in energia disponibile per ogni tipo di azione che compiamo.
Inoltre, una dieta iper proteica potrebbe dare problemi secondari, come un affaticamento del fegato o dei reni, che a lungo termine non sono affatto sostenibili.
Non sono necessarie decisioni drastiche o eliminazioni totali nella dieta per ipertensione arteriosa. Perdere peso si può, mangiando tutto, in maniera equilibrata.
Qual è la migliore alimentazione per la pressione alta?
Il modo in cui mangiamo, gli alimenti che assumiamo ogni giorno, la nostra routine quotidiana si riflettono continuamente sulla nostra salute e, di conseguenza, anche sulla pressione arteriosa.
Gli italiani hanno una grande fortuna: conoscono già cosa mangiare per la pressione alta. Un segreto non così tanto segreto, che impariamo sin da piccoli nelle cucine delle nostre case d'infanzia.
Si tratta della dieta mediterranea, uno stile alimentare che contiene in sé tutti gli elementi per mangiare bene e favorire la nostra salute con una dieta per la pressione alta.
Alla base della dieta mediterranea rientrano frutta e verdura di stagione: i prodotti vegetali, quelli che la natura fortunatamente offre, sono ricchi di vitamine e sali minerali che difficilmente si trovano in altri alimenti, specialmente nei cibi preconfezionati.
Ricordiamo, infatti, che l’ipertensione può essere causata anche da uno squilibrio elettrolitico, cioè da un rapporto tra sodio e potassio non bilanciato. L’eccesso di sodio porta a una riduzione del potassio e del magnesio, che possono essere compensanti mangiando frutta e verdura, che ne contengono in abbondanza.
Alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea troviamo anche i cereali. Pane, pasta, cous cous e altri cereali vanno consumati per garantire al corpo l’energia necessaria per compiere le sue funzioni.

Vanno però consumati nelle corrette quantità per il dispendio energetico proprio di ognuno. In altre parole: è vero che troppa pasta o troppo pane fanno ingrassare, ma solo se vengono consumati in quantità eccessive.
Il tuo medico può aiutarti a seguire un’alimentazione per la pressione alta corretta in questo senso, grazie alla nostra piattaforma CareVox, che può essere usata anche per controllare le abitudini quotidiane dei propri assistiti.
Continuiamo a salire un altro gradino sulla piramide alimentare: oltre verdure, frutta e cereali, troviamo latticini, olio di oliva, frutta secca ed erbe e spezie.
Potremmo definire questo step come il cuore della dieta per l’ipertensione, in quanto contiene tre elementi fondamentali che supportano il controllo della pressione in maniera naturale:
- l’olio di oliva è ricco di omega 6, acidi grassi vegetali che aiutano a controllare il colesterolo e il funzionamento corretto del cuore e della circolazione del sangue;
- la frutta secca, in particolare le noci, contiene omega 3 che agiscono direttamente sulla pressione arteriosa, riducendo i rialzi pressori continuativi;
- erbe e spezie, molte delle quali hanno un potere benefico per il cuore e per la circolazione del sangue, come l’aglio, il biancospino, la cipolla, il timo, il prezzemolo e altri.
Pressione alta: dieta da seguire
Solo nella parte più alta della piramide alimentare mediterranea troviamo le proteine, costituite principalmente da carne, pesce e legumi, e anche tra queste esiste una distinzione ben precisa che ci aiuta a stilare un buon menu per ipertesi settimanale.
Il pesce è ricco di omega 3, quindi ben venga il suo consumo anche più di due volte a settimana.
L’alternativa è la carne bianca, che può essere consumata anch’essa due volte a settimana, o ancora le uova, da mangiare con moderazione perché il tuorlo potrebbe far aumentare il colesterolo.
Decisamente da ridurre, invece, la carne rossa che richiede una digestione più lenta ed è generalmente più grassa e quindi associata all’aumento del colesterolo.
I dolci e i prodotti zuccherini, per quanto buoni, non sono ottimali per la glicemia, legata a doppio filo anche all’aumento della pressione.
Se vuoi approfondire ancor di più l’argomento su cosa mangiare con pressione alta puoi leggere il nostro articolo sui cibi contro la pressione alta, con una lista accurata di alimenti adatti all’ipertensione e cibi da evitare per la pressione alta.
Dieta ipertensione: basta la dieta per chi è affetto da pressione alta?
Se è vero che dimagrire, soprattutto per chi è in sovrappeso o obeso, è un ottimo punto di partenza per controllare la pressione, le persone ipertese devono comunque adattare il loro stile di vita assumendo altri comportamenti che rientrano nella prevenzione.
Oltre a seguire una specifica dieta anti ipertensione, non dimentichiamo i benefici di una buona idratazione e dell’attività fisica.
Bere almeno due litri di acqua al giorno aumenta il senso di sazietà e calma la fame, spesso causa di errori e distrazioni durante la dieta dimagrante.
Inoltre alla perdita di peso va aggiunta una costante attività sportiva, iniziando anche con una passeggiata veloce di 15-30 minuti al giorno, sufficienti almeno per cominciare a muoversi di nuovo.
Dimagrire non è semplice, soprattutto perché richiede un impegno e una continuità che potrebbe risultare difficile da mantenere.
Il supporto del medico e del caregiver, nel caso di persone non autosufficienti, potrebbe però aiutare a rispettare lo schema alimentare, con una supervisione quotidiana resa più semplice da una piattaforma di Sanità Digitale integrata come CareVox.
Così l’ipertensione, e la dieta per l’ipertensione, possono sempre essere tenute sotto stretto controllo.