Giugno 22, 2021

Ictus: prevenire eliminando i fattori di rischio

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In Italia, l’ictus cerebrale vanta un triste primato: è la prima causa di disabilità e la terza causa di morte, dopo le neoplasie e le malattie cardiovascolari.


Una delle ragioni per cui l’ictus è così diffuso è la difficoltà nel riconoscerlo per tempo. I sintomi sono generalmente molto vaghi, dal mal di testa a intermittenza alla mancanza di sensibilità negli arti, apparentemente senza ragione.


Proprio per questo, la migliore arma per evitarlo risiede in un’accurata prevenzione dell’ictus, attraverso l’adozione di uno stile di vita sano e il riconoscimento dei sintomi più comuni.

Cos’è l’ictus?

Con il termine “ictus” si intende la chiusura o la rottura di un vaso cerebrale e la conseguente mancata ossigenazione delle cellule cerebrali. Quando accade, il vaso danneggiato non riesce più a trasportare il sangue, e i nutrienti che contiene, in modo corretto. 

L’ictus cerebrale può avvenire in due modi:

  • quando un’arteria cerebrale si chiude, ad esempio a causa di un embolo o di un trombo, le cellule cerebrali alimentate da quell’arteria non ricevono più il nutrimento di cui hanno bisogno e muoiono: si tratta, in questo caso, della cosiddetta ischemia cerebrale;
  • quando, invece, un’arteria si rompe, soprattutto a causa dell’ipertensione, il sangue fuoriesce e colpisce i tessuti cerebrali vicini, causando un’emorragia cerebrale.

In entrambi i casi il tempo a disposizione del paziente per rendersi conto di ciò che sta succedendo è molto breve, e bisogna agire tempestivamente.

Prevenire l’ictus: le cause più frequenti

Prevenire ictus

La prevenzione dell'ictus passa attraverso il miglioramento dello stile di vita.


La chiusura o la rottura di un’arteria cerebrale possono essere determinate da diversi fattori.

Nel caso di chiusura dell’arteria, le cause vanno ricercate soprattutto nella qualità del sangue e delle arterie stesse. Tra queste ricorrono:


  • presenza di un coagulo, detto trombo, formatosi all’interno dell’arteria, che frena il passaggio del sangue come un vero e proprio tappo;
  • un’irregolarità nella struttura dell’arteria che rallenta il regolare flusso sanguigno, causando una trombosi cerebrale;
  • un coagulo di sangue che giunge all’arteria dall’esterno, ad esempio dalle arterie del collo: in questo caso si parla di embolo, e di conseguenza di embolia cerebrale.

Quando, invece, si è davanti a una rottura dell’arteria, la maggior parte delle volte è la pressione sanguigna molto alta ad accelerare il flusso del sangue al suo interno, fino a far rompere definitivamente il vaso sanguigno.


Negli anziani si verifica più frequentemente con la rottura delle arterie profonde; nei giovani è invece più ricorrente l’aneurisma cerebrale, una dilatazione persistente dell’arteria causata sempre dall’ipertensione arteriosa.


Come prevenire ictus cerebrale

Adesso che conosci le cause principali dell’ictus, vediamo nel dettaglio cosa è possibile fare per prevenire l’ictus e l’ischemia.

Tieni sotto controllo la pressione arteriosa

L’ipertensione è un male silenzioso che annovera l’ictus tra i suoi danni più pericolosi, spesso fatali. Controlla spesso la pressione, specialmente se avverti formicolio, mal di testa, perdita di sensibilità o improvvisa perdita di forze. Non dimenticare di informare il tuo medico o il tuo caregiver in caso di cambi repentini della pressione arteriosa o del battito cardiaco.

Ictus e alimentazione

L’ipertensione arteriosa aumenta proporzionalmente all’aumentare del peso corporeo. Chi si trova in condizione di sovrappeso o obesità ha un rischio ictus molto più elevato. Inoltre, mangiare alimenti ricchi di sale o aggiungere molto sale in cucina, contribuisce ad aumentare la pressione e, di conseguenza, il rischio di ictus. 


Attenzione anche al consumo dei grassi: la presenza di colesterolo e trigliceridi alti può portare alla formazione di placche aterosclerotiche all’interno delle arterie, e quindi alla loro occlusione totale o parziale.


L’uso eccessivo di alcolici è inoltre strettamente correlato all’aumento della pressione sanguigna. Un buon bicchiere di vino può restare un piacere saltuario, senza diventare un’abitudine.


Smetti di fumare

Il fumo aumenta la pressione arteriosa di diversi punti e per diverse ore. Nessuna sigaretta è innocua: se già soffri di ipertensione, dovresti smettere di fumare immediatamente. Se, invece, ancora la pressione non subisce rialzi, l’abbandono del vizio del fumo permette di prevenire ictus e ischemie in futuro.


Fai attività fisica

È scientificamente dimostrato che un buon livello di attività motoria, correlato alle possibilità dettate dalla propria età e dal proprio stato di salute, contribuisce a mantenere equilibrato il livello di pressione nelle ore successive all’allenamento. Inoltre, come è ben noto, fare sport consente di tonificare i muscoli e perdere peso, ove necessario.


Esegui controlli periodici

Anche se non hai mai mostrato sintomi correlati a malattie cardiovascolari, dopo i 50 anni di età è opportuno fare un’ecografia delle arterie per verificare il loro stato di salute, se sono presenti placche, se la dimensione e la forma è regolare e se il flusso al loro interno è stabile e nitido.


Chiedi al tuo medico consigli sugli esami ematochimici da eseguire per controllare la qualità del sangue. 


Tieni sotto controllo il diabete

Anche il diabete è uno dei nemici più pericolosi per le arterie. Con il tempo, e soprattutto in caso di diabete non controllato o non ben compensato, l’eccesso di zuccheri nel sangue può alterare le pareti dei vasi sanguigni e contribuire quindi alla loro rottura.



Ictus: prevenire con l’aiuto sanitario

Il rapporto tra personale sanitario e paziente è fondamentale per la gestione dell’ipertensione e dei fattori di rischio e per prevenire l’ictus in tempo. 


Con CareVox, caregiver e medico possono comunicare tempestivamente e rimanere sempre aggiornati sullo stato di salute del paziente, incentivandolo a monitorare i propri valori, la terapia e l'alimentazione e a trasmettere giornalmente le informazioni in maniera semplice e veloce.


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